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L'esposizione “Una Scuola d’Arte nella fabbrica delle monete 1907-2007 Arte, Tecniche e Storie” complesso del Vittoriano in Roma, 12 ottobre - 11 novembre 2007

L’esposizione, promossa dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. - con la partecipazione di Editalia S.p.A. del Gruppo IPZS, Verrès S.p.a., Bimospa S.p.A. e il Gruppo Posteitaliane, con i patrocini del Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Roma, Provincia e Lazio - è stata l’occasione per evidenziare la storia di questa istituzione unica al mondo (nessuna Zecca di Stato ha una scuola d’arte nel suo contesto) tuttora operante e attiva ma anche l’occasione per riflettere sulla storia della moneta e della medaglia in quanto oggetti d’arte, simboli di una comunità (la Nazione) e di un’autorità (lo Stato) e “strumenti” dell’economia. La mostra è corredata da un volume edito da Editalia.

La mostra, strutturata con taglio divulgativo senza rinunciare al rigore scientifico, è stata realizzata seguendo un percorso storico che muove dall'antichità romana sino al Novecento, giungendo agli eventi che hanno determinato la nascita della Zecca dell’Italia unita e della Scuola dell'Arte della Medaglia fino a concludere il percorso con il nostro tempo. Le opere a carattere numismatico sono non solo monete e medaglie, ma materiali diversi e correlati: documenti, strumenti di lavoro, oggetti di conio, progetti, bozzetti e disegni originali, modelli in gesso, fusioni in bronzo per pantografo, sculture, opere di oreficeria, dipinti ed incisioni.

Il percorso si snoda in sezioni in cui si vuole illustrare il rapporto fra le “arti” e l’arte della moneta e della medaglia, e come moneta e medaglia ben rappresentino, al pari di altre opere, il fondamentale rapporto fra arte e produzione, creatività e tecnica, storia e istituzioni.

I complessi percorsi artistici, simbolici, culturali e storici legati alla moneta e alla medaglia non sono avulsi dal tempo a cui appartengono. Proprio per illustrare questo concetto, la mostra presenta sculture, dipinti, opere di oreficeria, creando un gioco di rimandi e citazioni che tutto lega.

Le sezioni (Roma: Il mito, gli uomini, le istituzioni - L’Italia nell’età di mezzo - Rinascimento: le arti a corte - Il Seicento e il Settecento: ovvero il trionfo della forma - Napoleone e la Rivoluzione in Italia - In Italia, verso l'Unità) per culminare nel periodo specifico del centenario (1907-2007), periodo suddiviso fra il Regno d’Italia e la Repubblica.

In questa ultima, è messo in rilievo come le eredità delle epoche precedenti abbiano determinato la nascita della Zecca dello Stato unitario, la costruzione dell’edificio all’Esquilino, la creazione del Museo della Zecca e la fondazione della Scuola. Inoltre, attraverso le opere esposte, si ricostruisce l’attività degli importanti artisti chiamati a realizzare la monetazione dello Stato e/o medaglie edite dalla Zecca, nonché i rapporti di questi artisti con la Scuola, come allievi e come docenti.

Il percorso si conclude con la sezione dedicata alla Scuola oggi, a testimoniare come un’istituzione nata 100 anni fa è tuttora operante e capace di trasmettere anche alle future generazione un sapere antico ma sempre rinnovato. In questa ultima parte si evidenzieranno tutte le tecniche artistiche e le attività della Scuola, fra cui alcune grandi opere realizzate nell'ambito della Zecca.

Le opere esposte attingono al ricchissimo patrimonio delle collezioni della Zecca, della Scuola e del Museo della Zecca, nonché del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma fondamentali sono i contributi di importanti musei Italiani come, solo per citarne alcuni, il Museo del Bargello, il Museo Civico Archeologico di Bologna, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, e altre istituzioni di egual valore. Fra le opere esposte possiamo citare lavori del Pisanello (1390ca-1455), di Benvenuto Cellini (1500-1571), per non dimenticare i lavori di Gaspare Mola (1567-1640) e degli Hamerani, di Benedetto Pistrucci (1783-1855), e di tanti altri protagonisti della nostra storia delle arti.

Per il Novecento: le medaglie, le sculture e le monete degli artisti invitati da Re Vittorio Emanuele III a realizzare moneta, come Davide Calandra (1856-1915), Leonardo Bistolfi (1859-1933), Pietro Canonica (1869-1959), Egidio Boninsegna (1869-1958), Giuseppe Romagnoli (1872-1966), Attilio Motti (1867-1933) e Luigi Giorgi (1848-1912), questi ultimi tre anche come primi docenti della Scuola. Inoltre sono presenti gli artisti che si sono formati nell'ambio della Scuola dell'Arte della Medaglia o che vi hanno insegnato fra cui citiamo Renato Brozzi (1885-1963), Aurelio Mistruzzi (1880-1960), Roberto Melli (1885-1958), Publio Morbiducci (1889-1963), Pietro Giampaoli (1898-1998), Ercole Drei (1886-1973), Alfio Castelli (1917), Mario Baiardi (1909-1972) e molti altri. Infine dobbiamo citare la presenza degli artisti che hanno contribuito alle produzioni artistiche della Zecca come Emilio Greco (1913-1995), Giacomo Manzù (1908-1991), Ugo Attardi (1923-2006), Pericle Fazzini (1913-1987), Bino Bini (1917-2007).